ARCURI: I VACCINI COVID-19 DISTRIBUITI DALLE CASE FARMACEUTICHE.

ARCURI: I VACCINI COVID-19  DISTRIBUITI DALLE CASE FARMACEUTICHE.

PIANO VACCINI – Audizione del Commissario all’emergenza, Domenico Arcuri, nelle Commissioni Riunite Trasporti e Affari sociali della Camera, 3 dicembre 2020

Il Commissario straordinario, Domenico Arcuri, ha esposto nelle Commissioni competenti della Camera, il Piano vaccini anti-Covid, stemperando ( almeno per il momento) le preoccupazioni che la scorsa settimana erano emerse tra i Commissari di maggioranza e di opposizione, a seguito dell’audizione dei rappresentanti della logistica nazionale.

Questo, in sintesi, il Piano messo a punto dalla Struttura del Commissario Starordinario.

L’Italia ha prenotato 202,573 milioni di dosi di vaccini, la maggior parte delle quali dovrebbero arrivare nel prossimo anno. Nello specifico, si attendono per il 2021: circa 28 milioni di dosi nel 1° trimestre; 57 milioni nel 2° trimestre; 74 milioni nel 3° trimestre; 35 milioni nel 4° trimestre. Entro il primo trimestre del 2022, le restanti 8 milioni di dosi.

Per quanto riguarda la distribuzione dei vaccini, il Commissario Arcuri ha chiarito che la distribuzione dei vaccini avverrà a cura delle aziende farmaceutiche, senza alcun onere economico aggiuntivo. Si tratta di un accordo stipulato a livello europeo, valido per tutti i Paesi UE. Nello specifico, sono stati individuati due tipi di modelli di distribuzione, in ragione delle diverse caratteristiche dei vaccini.

MODELLO 1I vaccini che dovranno essere conservati ad una temperatura di -75 gradi, saranno distribuiti dalla aziende farmaceutiche nei 300 punti di somministrazione individuati a livello nazionale attraverso un accordo con Regioni e Province autonome. L’87% di questi presidi ospedalieri sono già dotati di celle frigorifere atte alla conservazione del vaccino, secondo le temperature indicate. Per il restante 13%, sarà la struttura Commissariale a fornire le attrezzature necessarie entro gennaio, dal momento che il primo vaccino disponibile sarà quello prodotto dalla Pfizer, con le caratteristiche sopra descritte. Per la somministrazione diretta, interverranno delle unità mobili che porteranno il vaccino in ogni zona del paese.

MODELLO 2I vaccini che dovranno essere conservati a temperatue dai 2 agli 8 gradi, che costituiscono il numero maggiore, non necessitano di particolari attrezzature di conservazione. La Struttura commissariale individuerà un unico Hub a livello nazionale, dove le aziende farmaceutiche (sempre a loro carico) faranno arrivare i vaccini. La distribuzione a livello nazionale sarà gestita prevalentemente dall’Esercito, che smisterà le dosi in circa 1.500 punti di somministrazione ( oltre ai 300 organizzati per accogliere i vaccini del modello 1, saranno individuati altri 1.200 punti). In generale, si prevede un presidio ogni 30 mila abitanti. Anche in questo caso, interverranno unità mobili per la somministrazione diretta.

Altro punto interessante del Piano vaccini riguarda la realizzazione di un Sistema informativo di tracciamento nazionale, che terrà conto, per ogni singola dose, di tutti gli spostamenti: dal punto di smistamento, alle unità mobili, fino all’avvenuta somministrazione. I dati confluiranno giornalmente nel sistema informatico del Minsitero della Salute. Questo sistema informatico è stato realizzato grazie alla cooperazione con Poste italiane e la società ENI, che non hanno ricevuto nessun tipo di compenso per l’attività prestata.

Infine, per quanto riguarda il personale che dovrà effettivamente somministare ogni singola dose di vaccino ai cittadini, la Struttura del Commissario ha stimato la necessità di avere disponibili circa 20 mila operatori, che verranno reclutati atttraverso una procedura di manifestazione d’interesse pubblica. Gli operatori saranno successivamente formati attraverso moduli formativi, che potranno essere svolti anche a distanza.

Insomma, il Commissario Arcuri non ha dubbi. Quando arriveranno i vaccini, il Paese sarà pronto e operativo.

Cristina Del Tutto, direttore

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