PER AMMAZZARTI MEGLIO – Con Ilaria Bonuccelli, caposervizio Regione del quotidiano “Il Tirreno”.
In questa puntata “Margherita” (nome di fantasia) ha raccontato la sua storia ai microfoni di Radio Sparlamento. Margherita è stata vittima di ripetute violenze da parte dell’ex compagno. Ha sporto denuncia, e nei confronti dell’uomo sono stati avviati ben tre diversi procedimenti, in relazione a fatti diversi e diversi capi di imputazione. Su di lui pende una condanna in via definitiva, e un’altra in primo grado. Il terzo processo deve ancora celebrarsi. Nonostante ciò, l’uomo è libero e continua a vivere la sua vita. Ed essere stata annientata è stata la vita di Margherita, che per sfuggire alla violenza ha dovuto lasciare il suo lavoro, la sua casa e tutto ciò che le era familiare. Da quasi quattro anni vive sotto falso nome in una località protetta, come un fantasma, in attesa di una giustizia che tarda ad arrivare.
Il calvario di Margherità è qualcosa che non dovrebbe accadere ad una donna vittima di violenza, e manifesta la necessità di agire sulla legislazione vigente in materia di violenza contro le donne ( e non solo). Ilaria Bonuccelli, da profonda conoscitrice ed esperta sulla violenza di genere, ha messo in evidenza i punti “deboli” del nostro sistema giudiziario, che la vicenda di Margherita ha portato a galla. Dalla necessità di formazione per tutti gli operatori coinvolti, magistrati ed avvocati compresi; alla previsione di tempi certi e brevi nei processi che riguardano casi di violenza; ad una sorta di tutela “riparativa” nei confronti delle donne che hanno subito violenza, senza dover aspettare tre gradi di giudizio. Soprattutto Ilaria Bonuccelli, apre ad una riflessione che dovrebbe essere oggetto di approfondimento nelle opportune sedi legislative: prendere ad esempio l’esperienza di alcuni Stati del nord Europa che già prevedono una magistratura specializzata per i reati di violenza.
Nel frattempo Margherita continua ad essere senza tutele, a vivere una vita che non le appartiene, ad attendere una giustizia che fino ad oggi le è stata negata. Nonostante tutte le sue vicissitudini, ha trovato il coraggio di condividere con noi, con tutte le donne, la sua esperienza. Attraverso la condivisione possiamo cercare di sensibilizzare, e di tenere alta l’attenzione sulla violenza contro le donne. Perché il coraggio è contagioso. Grazie Margherita.
Buon ascolto!
La violenza non va mai accettata. Ricorda che in caso di bisogno puoi chiamare il numero anti violenza e anti stalking 1522 attivo H24, oppure parlare in chat con gli operatori e la Polizia di Stato collegandoti al sito 1522.eu
