ono in corso presso la Commissione Bilancio della Camera dei deputati le audizioni sul “decreto rilancio”. Giovedì 28 maggio, il prof. Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici, ha svolto la sua relazione. Secondo il prof. Cottarelli si tratta di un provvedimento troppo complesso e scritto male, che abbisogna di oltre 80 decreti attuativi. Le misure di sostegno al reddito, considerata l’entità della crisi, sono troppo brevi e probabilmente abbisogneranno di ulteriori finanziamenti. E ancora: 4/5 delle misure contenute del decreto sono di tipo compensativo, volte ad attenuare le perdite di reddito, quindi non saranno in grado di rimettere in moto l’economia. Ancora una volta il “caso Alitalia” desta molte perplessità, soprattutto perché continua a mancare un piano di rilancio industriale. Perplessità anche sull’uso (o abuso) dei crediti di imposta, che per Cottarelli rappresentano una sorta di “debito pubblico nascosto” di cui nessuno conosce l’esatta entità. Infine, la questione del debito pubblico. Quando ci saremo lasciati la crisi alle spalle, che ne sarà dell’enorme debito accumulato? Il presidente della Commissione Bilancio, Claudio Borghi, pone questa domanda.
Il decreto Rilancio per uscire dalla crisi? Le perplessità di Cottarelli in audizione alla Camera
