Con la partecipazione della sen. Fianmmetta Modena (FI), Commissione Giustizia del Senato e dell’avv. Cira Di Feo, presidente di Legal Professional Network.
La pandemia ha letteralmente paralizzato le attività nei tribunali, negando a milioni di italiani il diritto ad un giusto processo. Eppure il mainstream, che parla ogni giorno di piste da sci, della riapertura delle scuole, dell’orario delle messe e del cenone della fine dell’anno, si è praticamente dimenticato della “questione giustizia”, dando in certo senso un alibi alla politica, che non ha ancora trovato la quadra per far ripartire la macchina dei tribunali.
In questa puntata, abbiamo aperto una “linea diretta” tra le Istituzioni e il mondo dell’avvocatura, attraverso un costruttivo dibattito tra la senatrice Fiammetta Modena, componente della Commissione Giustizia del Senato, e l’avvocato Cira Di Feo, presidente di Legal Professional Network. E le questioni su cui discutere non sono mancate. Dagli uffici delle cancellerie che non sono in grado di lavorare da remoto; al processo telematico che fatica a partire, con udienze rinviate addirittura al 2025; alla piattaforma del Ministero che non funziona. Insomma, la giustizia italiana è letteralmente paralizzata. Una situazione non più sostenibile anche dall’avvocatura, che con la sospensione delle udienze è al collasso economico. La legge di bilancio, così come i decreti ristori, possono essere uno strumento per cercare di migliorare l’impasse che si è venuto a creare.
Il punto è: c’è la volontà politica di farlo? La senatrice Fiammetta Modena, ai microfoni di Radio Sparlamento ha illustrato le proposte delle opposizioni, in linea con le richieste degli operatori della giustizia. Bisognerà attendere il 14 dicembre per sapere se queste proposte emendative potranno diventare norme di legge a tutti gli effetti. Nel frattempo, continua il pressing delle opposizioni nei confronti della maggioranza, per trovare un accordo almeno sui punti più critici.
Buon ascolto!
