PER AMMAZZARTI MEGLIO – CON ILARIA BONUCCELLI.

In questa puntata Elena (nome di fantasia), ha raccontato la sua storia ai microfoni di Radio Sparlamento. Minacciata di morte e perseguitata dai vicini di casa, si ritrova l’abitazione completamente distrutta, letteralmente presa a picconate. E’ costretta a lasciare la sua casa ed a ricominciare daccapo altrove, e tra mille ostacoli inizia la sua battaglia giudiziaria. Dopo quasi due anni, però, Elena non ha ricevuto nessuna notizia in merito alle denunce da lei presentate, nemmeno riguardo le indagini che i Carabinieri avrebbero dovuto effettuare sull’accaduto. Ancora una volta, il problema è la “minimizzazione”, da parte delle Forze dell’Ordine e delle diverse Istituzioni, nei confronti di quelli che vengono denominati “reati sentinella”, che dovrebbero essere un campanello d’allarme di condotte criminose più lesive. Elena si è trovata a combattere una doppia guerra: quella contro i suoi aguzzini e un’altra contro l’indifferenza e l’ostruzione dei Carabinieri che l’avrebbero dovuta supportare, trovandosi addirittura a portare personalmente le querele in Procura: quelle che i Carabinieri a cui si era rivolta avevano dimenticato sulle loro scrivanie. Di fondo c’è una bassa percezione del pericolo di alcune condotte, che induce a non intervenire con incisività. La violenza verbale, quella delle parole, dovrebbe essere considerata l’anticamera della violenza fisica. Di certo è una forma di violenza. Un individuo che minaccia verbalmente non sta soltanto dando sfogo alla sua rabbia, compie un atto di intimidazione che lede l’incolumità di un’altra persona. E’ preludio per altre forme di violenze. Fintantoché la società continuerà ad astenersi dinanzi a queste forme di brutalità umana, prepotenti e individui senza scrupoli continueranno a vivere in una sorta di lecita impunità, che aumenta la loro percezione di poter rovinare l’esistenza delle persone che invece vivono dentro le regole di una pacifica convivenza. Almeno fino a quando non ci scappa il morto. Buon ascolto!