LE SFIDE DELL’AGRICOLTURA: INNOVAZIONE E RESPONSABILITA’.

LE SFIDE DELL’AGRICOLTURA: INNOVAZIONE E RESPONSABILITA’.

Puntata di lunedì 27 giugno, ore 13.00

Con il sen. Ruggiero QUARTO (M5S), Commissione Ambiente del Senato e il prof. Gianni TAMINO, biologo, già professore all’Università di Padova.

L’agricoltura è il settore produttivo maggiormente responsabile dei cambiamenti climatici: per consumo del suolo e delle risorse idriche, per l’inquinamento causato da pesticidi e diserbanti, per l’utilizzo degli allevamenti intensivi. Non sarà facile modificare il sistema attuale e trovare ( nel breve periodo) un equo contemperamento tra le logiche produttive/economiche e quelle ambientali. Sappiamo, però, che dobbiamo creare un sistema ecologicamente sostenibile nel minore tempo possibile.

Da questo punto di vista, la tecnologia potrà essere un valido supporto per accelerare l’auspicata transizione green. Tuttavia, bisogna prestare attenzione ai richiami di quanti ritengono che la genetica tout court possa essere la panacea a tutti i nostri i problemi. Il principio di precauzione, come ci ha ricordato il prof. Gianni Tamino, deve essere sempre rispettato quando si cerca di manipolare la Natura, della cui complessità l’uomo ignora molti meccanismi. Stante questa premessa, il futuro della nostra agricoltura si chiama agroecologia, che racchiude in sé anche il concetto di agrobiodiversità.

Nell’ambito dell’agroecologia, l’agricoltura di precisione rappresenta la chiave di volta che può traghettarci nella direzione della transizione green. E proprio in queste ultime settimane siamo arrivati ad un punto di svolta importante, con l’approvazione nel decreto Pnrr- bis di un emendamento presentato dal senatore Ruggiero Quarto, un vero “guerriero” in Senato a tutela del nostro Pianeta. La sua perseveranza e competenza hanno reso possibile, in questa legislatura, il raggiungimento di grandi obiettivi. Nel caso specifico, l’emendamento approvato prevede l’emanazione di un decreto da parte del Ministero dell’Agricoltura (entro quattro mesi dalla conversione in legge del decreto), che dovrà individuare i casi e le condizioni tecniche di dettaglio per l’utilizzo dell’energia sostenibile e delle tecniche di agricoltura di precisione intelligenti, che contribuiscono alla riduzione delle emissioni di gas serra, alla decarbonizzazione e all’impiego sostenibile delle risorse naturali, oltre che ad un migliore uso delle matrici ambientali. Con l’agricoltura di precisione si potrà risparmiare il 30% di input agronomici (acqua, concimi, fitofarmaci e diserbanti), migliorando quantità e qualità della produzione.

Buon ascolto…

Cristina Del Tutto, direttore

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