Mercoledì 27 maggio si è svolta alla Camera dei deputati l’audizione del Commissario Straordinario, Domenico Arcuri, che ha riferito dinanzi la Commissione Affari sociali in merito alla questione dei dispositivi di protezione personale, in particolare: sulla sostenibilità del prezzo fissato a 0,50 centesimi per singola mascherina e sugli obiettivi che l’Ufficio Commissariale sta perseguendo. Riguardo alla prima questione, il Commissario ha “mancato” di riferire in merito ai costi sostenuti dallo Stato per garantire il prezzo calmierato su tutto il territorio nazionale, dal momento che l’Uffiicio commissariale si è impegnato a riconoscere ai distributori il “maggior prezzo” sostenuto. La buona notizia è che dalla fine di settembre la produzione nazionale sarà in grado di soddisfare tutta la richiesta in Italia senza dover più importare dalla Cina. Una sola nota stonata: l’atteggiamento ecessivamente autorefereziale del Commissario Arcuri nei confronti di quanti hanno l’ardire di mettere in discussione il suo operato e dei cittadini, a cui il Commissario si rivolge definendoli “gente” per di più “birichina”. Alcuni parlamentari non hanno ( giustamente) mancato di farglielo notare.