Con l’on. Massimiliano CAPITANIO (Lega), Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni.
Puntata di martedì 18 maggio, ore 14.30

Lo scorso 22 aprile il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha presentato alle Camere il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nel quale sono specificate le modalità di utilizzo dei fondi messi a disposizione dall’Europa attraverso il Next Generation EU. Nello specifico, il PNRR prevede investimenti per 235,6 miliardi, di cui: 191,5 miliardi di euro finanziati attraverso il Recovery Plan; 13,5 miliardi riferiti al fondo supplementare per la politica di coesione, c.d. React-EU; 30,6 miliardi di risorse nazionali che costituiscono un apposito Fondo complementare di finanziamento. In generale, secondo i criteri stabiliti dall’Europa, il 27% delle risorse è destinato alla digitalizzazione, il 40% agli investimenti per il contrasto al cambiamento climatico, del 10% alla coesione sociale. Più in generale, il Piano è suddiviso il 6 Missioni, o macro aree di intervento: 1- digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura; 2 – rivoluzione verde e transizione ecologica; 3- infrastrutture per una mobilità sostenibile; 4 – istruzione e ricerca; 5 – inclusione E coesione; 6- salute.
Alla Missione 1, denominata digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, sono destinati 46,3 miliardi di euro, pari al 20,7% delle risorse totali del Piano. Essa è costituita da 3 Componenti o aree di intervento: (i)digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA; (ii) digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; (iii) turismo e cultura 4.0.
La Componente 1, digitalizzazione, innovazione e sicurezza della PA, è a sua volta è articolata in tre settori di intervento: (i) digitalizzazione della PA; (ii) modernizzazione della PA; (iii) innovazione organizzativa della giustizia. In particolare, gli interventi sulla digitalizzazione interesseranno: gli investimenti in infrastrutture digitali e cyber security; la compiuta realizzazione della Cittadinanza digitale, attraverso lo sviluppo di servizi digitali in favore dei cittadini e delle imprese (quali identità digitale (SPID e CIE), firma elettronica, strumenti di pagamento digitale per pubblico e privato (PagoPA, Italia Cashless community, piattaforma notifiche, ANPR, AppIO). Per quanto riguarda la modernizzazione della P.A. gli interventi sono incentrati a migliorare la capacità di reclutamento del personale e la valorizzazione del capitale umano. E’ prevista una programmazione continua e periodica dei concorsi pubblici; la realizzazione di un piano organico straordinario di assunzioni di personale a tempo determinato; la realizzazione di un “Portale del reclutamento” che consentirà ai cittadini di accedere in maniera centralizzata e sistematica a tutti i concorsi. Parimenti, al fine di rafforzare la conoscenza e le competenze del personale, dirigenziale e non, è previsto un sistema nazionale di certificazione ed accreditamento degli organismi di formazione e l’individuazione di più efficaci forme di valorizzazione del personale. In merito all’attività della Pubblica Amministrazione, il Piano mira a sopprimere i procedimenti non più necessari, ridurne i tempi e i costi, digitalizzare le fasi procedimentali, garantendo servizi di qualità per cittadini e imprese. A tal fine, il Governo intende svolgere, in via propedeutica, un “censimento dei procedimenti”, ossia una mappatura completa dei procedimenti amministrativi, con priorità per quelli necessari alla rapida attuazione dei progetti del PNRR.
In merito all’innovazione organizzativa della giustizia, il Piano prevede principalmente interventi atti alla riduzione dei tempi della giustizia” attraverso: la collaborazione integrata tra giudici ordinari, onorari, personale amministrativo e tecnico; lo smaltimento degli arretrati nel settore civile e tributario, mediante l’innesto straordinario di magistrati onorari aggregati e/o onorari ausiliari; il completamento della digitalizzazione del processo civile e di quello penale; la valorizzazione degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie; il potenziamento del giudizio arbitrale; la modifica alla disciplina delle spese di giustizia volte a premiare le parti che concorrano a snellire la fase decisoria in Cassazione.
La Componente 2, digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, mira a stimolare il sistema produttivo e renderlo maggiormente competitivo attraverso investimenti in tecnologie all’avanguardia e la cd. Transizione 4.0. In questo senso, è prevista la realizzazione delle reti ultraveloci in fibra ottica, 5G e satellitari per la realizzazione, l’ammodernamento e il completamento delle reti ad altissima capacità collegate all’utente finale nel Mezzogiorno e nelle aree bianche e grigie, nonché interventi per garantire la connettività di realtà pubbliche ritenute prioritarie e strategiche. In merito alla transizione 4.0 sono, invece, previsti incentivi fiscali per investimenti in beni materiali strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e in beni immateriali ad essi connessi, nonché in attività di ricerca e sviluppo, in una logica di neutralità tecnologica.
La Componente 3, si occupa di turismo e cultura. Il Piano intende investire su piattaforme e strategie digitali per l’accesso al patrimonio culturale di archivi, biblioteche, musei e luoghi della cultura , nonché migliorare l’accessibilità fisica e cognitiva a istituti e luoghi della cultura, anche mediante la realizzazione di un Piano strategico per l’eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A) senso-percettive, culturali e cognitive. Sono anche previsti interventi per la città di Roma, in vista del Giubileo del 2025. Inoltre, saranno potenziati gli studi cinematografici di Cinecittà e rilanciate le attività della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. Una parte importante di questa componente riguarda il Piano Nazionale Borghi, per valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico dei piccoli centri e favorire la rinascita delle antiche strutture agricole e dei mestieri tradizionali (ad es. l’artigianato). Sempre al fine di contrastare lo spopolamento dei territori, sono previsti sostegni anche per l’attivazione di iniziative imprenditoriali e commerciali, come ospitalità diffusa e albergo diffuso. Parimenti, sono previsti investimenti per la riqualificazione urbana di periferie, parchi e giardini storici, sostenendo progetti di rigenerazione urbana a base culturale di competenza comunale, in partenariato con attori pubblici e privati. E’ previsto anche un progetto “Percorsi nella Storia- Turismo lento”, a cui si punta per generare nuove aree di attrazione turistica aprendo alla valorizzazione di nuovi territori in chiave di sostenibilità e autenticità, (cammini, percorsi ciclabili, percorsi ferroviari, riscoperta di aree archeologiche “dimenticate”).
Nei prossimi mesi Governo e Parlamento saranno impegnati nella predisposizione del c.d. cronoprogramma, che dovrà definire le modalità di attuazione di quanto declinato nel PNRR. Entro giugno, quando arriverà il nulla osta definitivo da parte del Consiglio europeo, questa poderosa macchina di riforma comincerà il suo cammino: il Paese non può permettersi margini di errore. Da questo punto di vista saremo tutti chiamati a “vigilare”: protagonisti, nel bene e nel male, del nostro futuro. E il primo passo da fare è verso la conoscenza, dacché essere adeguatamente informati sui contenuti del PNRR è essenziale per poter chiedere conto della sua attuazione. Nell’ambito di questo progetto di divulgazione, ringraziamo l’on. Massimiliano Capitanio per le preziose informazioni che ha condiviso con tutti noi.
Buon ascolto…