La plastica è da considerarsi come un nemico? No, ma il suo utilizzo sconsiderato da parte dell’uomo ha fatto diventare l’inquinamento da plastica una catastrofe ambientale di proporzioni planetarie. Anzitutto va detto che la plastica è composta da polimeri che non si trovano in natura, quindi l’ambiente non può decomporla: in altre parole non è biodegradabile. La plastica però si frammenta, generando le microplastiche che stanno inquinando i mari, che vengono ingerite da specie marine, per poi finire sulle nostre tavole. Ognuno di noi può fare la differenza attraverso un uso consapevole della plastica, perché spesso non sappiamo nemmeno se un prodotto contiene un qualche tipo di plastica. In questa intervista, Eva Alessi, ci fornisce una panoramica generale della situazione, ma anche informazioni utili per “correggere” i nostri comportamenti abituali. La legislazione potrebbe fare di più e meglio, soprattutto “accompagnando” la filiera industriale ad un uso coscienzioso e realmente necessario della plastica. C’è bisogno di un cambio di “coscienza”, non di tasse! Senza una sostanziale inversione di tendenza è stato stimato che nel 2050 gli oceani potrebbero ospitare più plastica che pesci. La domanda fondamentale da porsi è, quindi, cosa siamo disposti a fare per salvare il Pianeta e tutte le specie viventi che vi dimorano ( compresa la nostra)?
PLASTICA KILLER. Intervista a Eva Alessi,responsabile consumi sostenibili e risorse Naturali WWF Italia
