Puntata di venerdì 27 maggio, ore 11.30

Con l’on. Daniele BELOTTI (Lega), membro della Commissione Cultura della Camera e Roberto DALMAZZO, Sindaco di Lagnasco e vicepresidente di ITALIA 2026.
La Missione del PNRR legata al mondo dello sport, finalizzata all’inclusione e l’integrazione sociale attraverso la realizzazione o la rigenerazione di impianti sportivi che favoriscano il recupero di aree urbane, ha lasciato fuori il 70 per cento dei Comuni italiani: quelli con popolazione sotto i 5 mila abitanti. Una scelta che la Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, lo scorso martedì, nella Commissione Cultura della Camera, ha “giustificato” in questo modo: stante i tempi ristretti per la realizzazione delle opere ( marzo 2023 per l’aggiudicazione di tutti gli appalti e giugno 2026 per la realizzazione di almeno 100 interventi), si è preferito puntare sui Comuni sopra i 50 mila abitanti.
I piccoli Comuni italiani potranno candidarsi per il bando relativo al fondo “Sport e Periferie 2022”, pubblicato martedì scorso. Questo bando del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio, da una parte riserva circa l’80 per cento delle risorse ai Comuni delle Regioni del Sud, dall’altra prevede una quota di cofinanziamento da parte degli Enti locali ( che potranno ricorrere all’Istituto credito sportivo). Più tutta una serie di vincoli, come la previsione di almeno due discipline sportive praticabili.
A queste considerazioni di merito si aggiungono le incognite che riguardano le tempistiche per la “messa a terra del Pnrr”, giacché se non saranno raggiunti, entro il 30 giugno 2022, gli obiettivi e le milestones previsti nel cronoprogramma, la Commissione europa non procederà al versamento della seconda rata del finanziamento. In aggiunta a ciò, vanno annoverate le incertezze di contesto, ossia fattori esogeni quali l’aumento dei prezzi delle materie prime, il caro energia, il conflitto in Ucraina. Elementi, questi, che potrebbero indurre la Ue ad accettare la richiesta dell’Italia di uno slittamento delle tempistiche del Pnrr. In questo caso (chissà), anche alcune decisioni sull’utilizzazione dei fondi potrebbero essere rivalutate con maggiore lungimiranza, dando il giusto supporto ai piccoli Comuni che rappresentano la storia, la cultura e le tradizioni del nostro Paese. Diceva Sofocle, in tempi non sospetti, che la “fretta e il ragionamento, non vanno d’accordo”.
Buon ascolto…